Glossario | Telescopi | Generale | Serie | LX850

I telescopi della serie LX850 di Meade rappresentano il punto di arrivo di un’evoluzione pluridecennale, perfetti per ottenere prestazioni astrofotografiche e visuali con un'elevata facilità d'uso!
I telescopi LX850 sono dei compatti Schmidt-Cassegrain con un veloce rapporto focale f/8. Come tutte le ottiche SC di Meade, anche gli LX850 sono dotati di correzione ottica con tecnologia ACF, che garantisce immagini nitide e ricche di contrasto fino ai margini del campo. Il sistema di messa a fuoco, grazie alla demoltiplica 7:1, permette di regolare la nitidezza con precisione e senza fastidiose oscillazioni dello specchio principale! In questo modo riescono a soddisfare tutte le esigenze degli astrofotografi.
La montatura LX850 sostiene le ottiche e qualsiasi accessorio senza alcun problema. Il controllo computerizzato (GoTo) è dotato di telecamere StarLock che garantiscono l’inseguimento preciso per l’astrofotografia. La tecnologia StarLock e il GPS integrato permettono anche una inizializzazione comoda e facile della montatura all’inizio dell’osservazione. La serie LX850 ha tutta la tecnologia che serve per ottenere grandi successi e soddisfazioni sia nell’osservazione che in fotografia!

Lo schema ottico ACF di Meade elimina le tipiche aberrazioni di tutte le ottiche a specchio. Grazie all'ACF le stelle appaiono puntiformi anche ai margini del campo visivo, prive di allungamenti che le fanno assomigliare a comete. Questo risultato è ottenuto grazie all'uso di uno specchio secondario iperbolico, in grado di garantire un'ottima risoluzione dell'immagine anche al di fuori dell'asse ottico.

Il campo visivo è più piatto rispetto ai classici telescopi Schmidt-Cassegrain.

L'ottica ACF mostra le sue potenzialità specialmente in astrofotografia.

UHTC è uno speciale rivestimento multistrato della lastra correttrice posta in posizione frontale, in grado di garantire fino al 15% in più di trasmissione luminosa. Il risultato: campi stellari più luminosi, oggetti nebulosi e superfici planetarie finemente dettagliate!

Esplora l’universo premendo semplicemente un pulsante: muovi il telescopio in modo automatico (GoTo) verso i 145.000 oggetti presenti in memoria, come pianeti, oggetti del catalogo Messier o NGC, oppure verso uno dei 227 oggetti con nome proprio. Prendi parte a una visita del cielo notturno corrispondente al luogo e alla data di osservazione. Sfrutta il glossario dei concetti astronomici.

La pulsantiera AutoStar II è pratica da maneggiare e, grazie alla struttura logica del menù, è anche facile da usare.

StarLock è una tecnologia rivoluzionaria che permette di puntare un oggetto celeste (GoTo) e di inseguirlo in modo preciso e completamente automatico tramite il sensore della camera (guiding). Per fare questo StarLock usa un’ottica f/5 80 mm e un obiettivo grandangolare, ciascuno dotato di una camera in grado di catturare una stella di magnitudine fino a 11 e di inseguirla con la precisione di un secondo d’arco. Non sono necessari né un computer esterno né altri strumenti per l’inseguimento. StarLock si fa carico automaticamente anche della correzione dell’errore periodico (PEC).

Poiché il telescopio mostra l'oggetto celeste ingrandito, la montatura astronomica deve avere movimenti molto precisi. Anche le oscillazioni più piccole arrecano disturbo nelle pose lunghe. Tuttavia minute vibrazioni sono inevitabili, poiché la vite senza fine che trasmette il movimento può presentare delle imprecisioni. Queste minuscole fluttuazioni possono però essere riconosciute e compensate dal controllo computerizzato. La tecnologia Smart Drive permette la correzione permanente dell'errore periodico (PPEC).

La tecnologia Smart Mount migliora la precisione del sistema GoTo del telescopio. Anche se la montatura è molto rigida dal punto di vista meccanico, rimane comunque una imprecisione dovuta alle flessioni e al cambiamento delle sollecitazioni meccaniche che si verificano durante la rotazione.

Grazie alla tecnologia Smart Mount il telescopio può riconoscere e correggere gli errori sistematici che insorgono durante il puntamento degli oggetti celesti, indipendentemente dalla loro causa. Si tratta di una funzionalità interessante soprattutto per i telescopi a montatura fissa, perché in questo caso gli errori si ripetono in modo riproducibile.